Assistente materna, la nuova professione pensata dal Governo: cosa è e come funziona
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Direttore: Alessandro Plateroti

Assistente materna, la nuova professione pensata dal Governo: cosa è e come funziona

Piedini neonato

Il Governo ha intenzione di stanziare tra i 100 ed i 150 milioni per il 2024 per dare vita alla nuova professione di assistente materna.

Ci siamo, il Governo ha deciso: nel 2024 nascerà una nuova professione, quella dell’assistente materna. A riportare la notizia è l’Ansa che spiega come i vertici di Stato abbiano deciso di stanziare una cifra compresa tra i 100 e i 150 milioni di euro per dare vita a questa nuova figura il cui compito sarà quello di accompagnare le madri nei primi sei mesi di vita dei neonati.

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Assistente materna: la nuova professione voluta dal Governo

Piedini neonato

Da quanto si apprende, la nuova figura professionale verrà istituita nel tentativo di aiutare le madri nei primi mesi successivi al parto del neonato. L’assistente dovrà aiutare a gestire complicazioni come quella della sindrome depressiva post partum, rispondendo ai molti quesiti che la nascita di un piccolo porta, inevitabilmente, con sé.

La proposta potrebbe essere citata già nella Nadef che il Cdm esaminerà in queste ore di oggi, 27 settembre, e poi potrebbe veder la luce o in legge di bilancio o nel collegato alla legge di bilancio.

Le funzioni della nuova professione

Come anticipato, la figura del’assistante materna avrà il compito di accompagnare le madri nei primi sei mesi di vita dei neonati. L’idea è quella di un rapporto diretto tra tra madre e professionista anche con assistenda a domicilio.

In particolare sarà compito della nuova figura spiegare alle madri come fasciare il bambino, come lavarlo e come comportarsi in varie situazioni: da quando avrà il singhiozzo a quando starà semplicemente piangendo per i pasti o per qualche malessere.

Secondo SkyTg24, l’assistente non sarà una figura sanitaria e dunque non avrà un ruolo come le ostetriche, gli infermieri o le puericultrici e non avrà bisogno di una laurea. In tale ottica verrà richiesto un corso di formazione della durata di 6 o 9 mesi.

Per quanto concerne le modalità operative, queste saranno stabilite insieme alle Regioni. L’idea del Governo sembra essere quella quella di offrire un servizio a richiesta delle madri che potranno disporre di una ventina di ore per i primi tre mesi dalla gravidanza estendibili fino a sei mesi.

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ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2023 12:45

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